COME SCEGLIERE UN DELEGATO COBAR/COIR/COCER
Diciamo subito che una regola valida per tutto non esiste, però ci sono alcune cose o comportamenti che ci potrebbero far capire molte cose di un candidato.
L'esperienza di per se non è un valore, anche perchè se per esperienza valutiamo ad esempio le proroghe avute negli ultimi 20 anni, magari più che un valore, diventa un motivo per non votare, semmai valutiamo la coerenza e l'impegno.
Allora stiliamo questo piccolo vademecum per capire alcune cose.
- Quello che meglio rappresenta una persona è il suo passato. Il passato ci dice se il suo impegno è sincero, se ha sempre lottato per i diritti di tutti e non solo per i suoi, allora si hanno buone probabilità che continuerà a comportarsi così;
- La competenza è la capacità di conoscere le problematiche e quindi anche quella di poter formulare ipotesi per proporre dei miglioramenti;
- La capacità espressiva. Chi sa spiegare un problema ai propri colleghi, vuol dire che saprà esporli in modo comprensibile anche a chi deve risolverli;
- Avere le idee chiare su cosa fare. Chi vi propone una strategia credibile descrivendo come fare per ottenere un risultato, forse potrebbe ottenere qualcosa di concreto;
- Se qualcuno vi propone soluzioni perchè è amico di o conosce un onorevole, un generale o persone importanti, non credetegli , perchè se è vero che ha tutte queste conoscenze e non ha mai risolto nulla, di sicuro non risolverà nulla;
- Chi si è sempre comportato da "furbetto" ed ha ottenuto tutto così, si candidata per ottenere qualcosa in più per lui, come sempre ha fatto;
- Chi appartiene a cordate e vi racconta che ha i voti per vincere, vi sta solo dicendo che non ha i voti e gli servirebbe il tuo;
- Chi non si è mai impegnato per battaglie importanti e non ha mai rischiato niente, continuerà a non fare battaglie e a non rischiare niente. Fare il delegato vuol dire anche rischiare di diventare antipatico e mettersi a rischio;
- Chi ha sempre tramato nell'ombra senza mai esporsi è un vile e lo sarà sempre. Votare uno cosìè come accettare chi difronte a delle scelte, lui sceglierà quella che non lo espone, quindi non sceglierà mai;
- Diffidare di quelli che diventano improvvisamente dei rivoluzionari quando stanno per effettuare nuove elezioni. Hanno un solo scopo, essere eletti per fare quello che sa solo lui;
- Non votare quelli che sono amici di tutti. Le persone che combattono hanno sempre pochi veri amici;
- Quando vi chiedono il vostro voto, provate ad immaginare come si sono comportati negli ultimi 2 o 3 anni, cosa hanno fatto, cosa hanno detto e se quello che vi stanno dicendo ora corrisponde effettivamente a quello che pensate voi di lui;
- A chi vi chiede il voto, fategli una domanda su un problema che riguarda la vostra categoria, se vi risponde subito fategliene un'altra e poi un'altra ancora. Chi è preparato vi risponderà cercando di farvi capire. Se non ci riesce non è la persona adatta a rappresentarvi. (verificate le risposte che vi da);
- Dimmi chi frequenti e ti dirò chi sei è un buon metodo per capire con chi abbiamo a che fare;
Ricordate inoltre, che la Rappresentanza militare è organizzata gerarchicamente, il presidente è sempre il più alto in grado e se non si ha una personalità forte, sarà difficile che un delegato sostenga la propria tesi fino in fondo e quindi, difronte alla paura di subire un danno, si arrenderà a fare da numero senza mai cercare di risolvere niente.
Ultima osservazione, sempre valida, una regola infallibile. Diffidate dei leccapiedi, per loro natura hanno bisogno di un padrone.
L'Opinione
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