MINISTRO TRENTA, ABBIAMO UN PROBLEMA!
Parliamo di cose serie!
La Corte Costituzionale ha emesso la sentenza, il Consiglio di Stato ha dato il suo parere e la circolare smentisce l'una e l'altro in un'alchimia puramente speculare di tipo letterale del riaffermare quello che si era affermato.
Si possono costituire i sindacati militari? Certo solo con assenso del Ministro sentiti i pareri dei rispettivi capi di Stato Maggiore.
La famosa domanda di che colore
era il cavallo bianco di Napoleone, rappresenta l'ovvietà tradotta
in battuta ma rende l'idea molto più di cento, mille spiegazioni.
Quindi la nuova direttiva del Ministro Trenta a seguito del parere
del Consiglio di Stato sulla precedente, è come chiedere di che
colore era il cavallo bianco di Napoleone.
La Corte Costituzionale ha emesso la sentenza, il Consiglio di Stato ha dato il suo parere e la circolare smentisce l'una e l'altro in un'alchimia puramente speculare di tipo letterale del riaffermare quello che si era affermato.
Si possono costituire i sindacati militari? Certo solo con assenso del Ministro sentiti i pareri dei rispettivi capi di Stato Maggiore.
E se i pareri non arrivano? E se
la legge non arriva? E se la nuova circolare del Ministro dice fate pure le associazioni sindacali ma la concertazione la fa
comunque il COCER con i comunicati stampa anche se il Consiglio di Stato detta tutt'altra
condizione giuridica?
Qui si ha l'impressione come giocare a carte in tre con il morto, dove
gli assi vanno tutti al morto che potrebbe vincere la partita ma
gioca per finta e incasseranno quelli che gli assi non ce l'hanno,
ovvero i capi di Stato Maggiore.
Il motivo è semplice e facilmente desumibile da un banalissimo ragionamento.
Il motivo è semplice e facilmente desumibile da un banalissimo ragionamento.
Il quarto giocatore è il sistema
amministrativo ipertutelativo della gerarchia militare, che non solo
non da seguito ad una sua disposizione al quale per legge dovrebbero
attenersi (tanto più che non si escluderebbe anche l'omissione di
atti d'ufficio, tanto per fare un esempio), ma addirittura sono
quelli che hanno gli assi senza giocare.
Facciamo un altro banalissimo
esempio; lei è d'accordo nel concedere un effettivo esercizio
sindacale, la giurisprudenza costituzionale gliene da facoltà, il
Consiglio di Stato rafforza questa sua prerogativa, i sindacati si
sono formalmente costituiti ma, chissà perchè e chissà per come
vince sempre chi non gioca e non ha interesse a giocare e far giocare
la partita.
La nostra cultura Gattopardiana
del tutto cambi per non cambiare, è DNA italico; surrogati di
cambiamento quali faremo luce su uranio impoverito (già detta da
tutti), a me stanno a cuore le sorti del personale militare (già
detta da tutti), riformare le forze armate per renderle efficienti
(già detto da tutti), inaccettabile che le forze armate sono
scollegate dalla società e ai militari vanno concesse le stesse
garanzie di tutti i cittadini (già detta da tutti), cambiare il
sistema giudiziario militare perchè anacronistico e molto oneroso e
direi anche vessatorio (già detto da tutti).
Tutti hanno detto tutto, l'unico
Ministro a cui posso far riferimento, forse due, per un effettivo
cambiamento delle condizioni di vita e la tutela della dignità del
personale militare italiano, è stato l'On. Giovanni Spadolini per il
nuovo regolamento disciplinare tra l'altro violentato con l'entrata
in vigore del nuovo testo unico dell'ordinamento militare nel 2010.
L'altro fu l'On. Mino Martinazzoli
quando introdusse l'orario di lavoro per le forze armate andando a
sanare le dispotiche disposizioni di comandanti, che avevano il
monopolio dei subordinati, compresa la vita privata e il tempo
libero, di cui potevano disporre a loro piacimento; per la cronaca
Martinazzoli subì un vero processo mediatico e politico per la sua
posizione di voler concedere, ma andò fino in fondo, dispose,
determinò e poi si dimise. Che dire un Signore d'altri tempi di cui
avremmo ancora bisogno ci fossero.
Prima Repubblica, quella tanto
vituperata si, ma che cervelli e che uomini, che politici. Certo la
condizione generale era una corruzione diffusa e oramai non più
sostenibile ma qui credo siamo passati dalla padella alla brace,
almeno qualcuno di valore prima c'era, avevano idee, ideali e
capacità interpretative e se forse non potevano risolvere il
problema, sicuramente lo conoscevano bene e perlomeno mitigavano le
esasperazioni.
Si potrebbe citare anche l'On. Aldo Moro, promotore e convinto sostenitore di forze armate adeguate allo spirito repubblicano; suo l'art, 52 Cost., e volendo esagerare citerei anche il Generale Arnaldo Azzi, Deputato all'Assemblea Costituente della Repubblica, che sosteneva già da allora la sindacalizzazione dei militari e l'iscrizione ai sindacati esistenti, proprio per rafforzare il legame tra forze armate e il Paese tutto..
Quindi la Cultura politica Italiana ha avuto momenti di altissima lucidità e altissimo senso e percezione della libertà di ogni singolo cittadino, a prescindere dal proprio status.
Il problema e i problemi sono venuti dopo, quando sono subentrate nella vita degli italiani le posizioni ideologiche post belliche.
Oggi abbiamo una pletora (mi scuso
per il termine ma non ne ho trovato altro idoneo) di saccenti e
presuntuosi politici, che risolvono i problemi con battute e un
errata corrige.
Si cambia tutto per non cambiare
niente affinché tutto rimanga così, il COCER farà la
concertazione, i capi di Stato Maggiore non rispondono a disposizioni
ministeriali, i morti d'uranio e di amianto e di radiazioni non
parlano e .....facciamoci un selfie..... , oggi se non ti fai un
selfie non sei nessuno...e compriamoci o fondiamo un'agenzia che ci
mette tanti like.... la politica dei like.
Il fatto è invece così semplice
e lapalissiano come la domanda di che colore era il cavallo bianco
di Napoleone. Glielo diciamo noi, era bianco.
Così come la sentenza della Corte
Costituzionale Italiana, che cancella la norma del divieto di
costituire sindacati tra militari, che significa, tradotto, si
possono costituire sindacati militari anche senza il consenso del
Ministro della Difesa.
Certo con un Parlamento impegnato
a farsi selfie e sfilate di indumenti militari, la vedo dura, così
come lo era con quelli della seconda Repubblica incravattati e la
mania della rottamazione e quelli dei bordelli e quelli delle banche
di papà, ma allora perchè non chiudere la Corte Costituzionale, i
TAR, la Corte dei Conti, il Consiglio di Stato, la Magistratura e l'intera impalcatura
dei diritti civili delle persone, facciamo che vince chi si fa il
selfie più bello e decide il futuro dell'Italia.
Si lo so, mi sono allargato, ma
questa è l'immagine che la classe politica da al Paese Italia, chi
fa il proprio dovere come cittadino si aspetta altro e non certo "io
vorrei, non vorrei ma se vuoi" di battistiana memoria.
Credo servi il coraggio di chi
dice io posso, ne ho facoltà e faccio.
Ministro, disponga e ci liberi da
questa farsa della rappresentanza militare.
Questo sarebbe un fatto nuovo rispetto al passato, il resto lo hanno già detto tutti!
Questo sarebbe un fatto nuovo rispetto al passato, il resto lo hanno già detto tutti!
Giuseppe Pesciaioli
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